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Grillo incontra Napolitano: "Sciogliere le camere, subito al voto!"

Beppe Grillo in conferenza stampa al Senato

Ignazio Stagno
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Beppe Grillo, dopo aver fatto due tuffi a Porto Cervo, ha incontrato il presidente Giorgio Napolitano. Con lui, nella delegazione pentastellata, c'erano Gianroberto Casaleggio e i due capigruppo, Roberto Fico e Nicola Morra. Un incontro quello con Re Giorgio voluto dallo stesso Beppe.  La solita storia - Ebbene dopo aver parlato con Napolitano, Grillo si tuffa in conferenza stampa e recita la solita solfa su un Paese vittima di un golpe: "È una Caporetto, il Parlamento è esautorato. Il governo fa i decreti legge, il Parlamento approva a comando. Non siamo più una repubblica parlamentare e forse non siamo più una democrazia". Fin qui la solita analisi grillina. A questo punto Grillo passa al contrattacco ed è lui a minacciare: "La gente vuole prendere i fucili, i bastoni e sono io a dire proviamo ancora con i metodi democratici. Noi li vogliamo buttare fuori con metodi democratici però poi ci stuferemo". Insomma Beppe per ora usa le buone ma dopo potrebbe passare alle maniere forti. Grillo è un fiume in piena. Tornare al voto subito - Così arriva una richiesta ben precisa a Napolitano: "Ho la certezza che il default dello Stato sia prossimo. Chiedo al presidente di fare qualcosa, e se necessario di sciogliere le Camere e di tornare a votare. Non c'è più tempo, ho suggerito a Napolitano di andare in televisione e di dire la verità sulle condizioni del Paese". Insomma Beppe probabilmente vuole tornare alle urne per cavalcare ancora il malumore di parte dell'elettorato e soprattutto per chiamarsi fuori da questa legislatura che con l'opposizione totale del M5S non sta portatndo consensi in casa Grillo. Insomma, vuole decapitare i suoi grillini.  Usciamo dal parlamento -  Poi arriva l'attacco ai giornalisti: "Dovreste vergognarvi, noi abbiamo eliminato i partiti, ci avete attaccato ma noi abbiamo già vinto. Abbiamo fatto tutto di corsa, abbiamo dovuto selezionare le persone in due mesi. Certo è andato in Parlamento anche chi non ci doveva andare e non aveva le nostre stesse idee. Ma hanno fatto di tutto per non farci partecipare alle elezioni". E a questo punto arriva la minaccia: "Se il Parlamento è così, se non fa nulla allora noi usciremo dal Parlamento".  Paese al collasso - Dello stesso parere è il capogruppo Morra: "Siamo andati dal presidente della Repubblica a esprimere la nostra profonda preoccupazione: il paese è al collasso e non può assistere alla sua stessa dissoluzione mentre il Parlamento si irrigidisce sempre di più sottostando al volere e alle necessità dei soliti noti. Non possiamo sostenere questa situazione". Insomma l'incontro c'è stato. Grillo ha tirato per la giacca Napolitano chiedendogli di fatto elezioni anticipate. Napolitano probabilmente non ascolterà le "urla" di Beppe e se dovesse sciogliere le camere lo farà di sicuro per altri motivi. Non di certo perchè lo vuole Beppe. (I.S.)

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