Dissindenza

M5S, contestazione in Parlamento contro lo stop ai lavori

Nicoletta Orlandi Posti

Bagarre in Aula alla Camera dopo il voto sullo slittamento dei lavori pomeridiani chiesto dal Pdl. Dall’emiciclo si sono levate grida: "Buffoni, buffoni". E a nulla sono valsi i richiami della presidente Laura Boldrini. "Quando il Parlamento viene asservito alle esigenze di una sola persona è l’inizio della morte   della democrazia, è un colpo di Stato a tutti gli effetti".  Aveva detto nel suo intervento in aula per il Movimento 5 stelle il deputato Alfonso Bonafede, nella discussione sulla proposta di rinvio dei lavori parlamentari chiesta dal Pdl. Alla fine del voto, i deputati dell’M5S sono scesi nell’emiciclo e si sono piazzati davanti ai banchi del Pd e del comitato dei Nove. I grillini hanno iniziato a urlare "venduti, servi" e a quel punto si sono scaldati gli animi. A quanto raccontato da diversi deputati del Pd, un parlamentare del Movimento 5 Stelle si è avvicinato con fare minaccioso a Piero Martino e si è sfiorata la rissa. Quasi rissa tra il grillino e il democratico Guarda il video su LiberoTV   In soccorso di Martino sono arrivati diversi colleghi, tra cui Emanuele Fiano, e c'è stato un lancio di fascicoli sui grillini.Non sarebbe mancato neppure qualche spintone e se non si è arrivati alla rissa è stato solo per l’intervento dei commessi. Boldrini ha interrotto i lavori e ha lasciato il suo scranno, ma la sua condotta ha provocato non pochi malumori tra i deputati del Pd. "Avrebbe prima dovuto fermare la bagarre e identificare i provocatori, poi sospendere la seduta", ha spiegato un democratico, "non si lascia l’Aula in quella situazione".  Sit- in a Montecitorio - Dopo aver lasciato la Camera, circa una ventina di deputati grillini, ma il numero va crescendo, per protesta si è seduta in terra in piazza Montecitorio, proprio davanti all’ingresso principale. I grillini hanno lasciato Montecitorio con  l’ex capogruppo Roberta Lombardi che dice: "Vergogna. Andiamo fuori da questo posto fetido". Il sit in di protesta è per marcare la contrarietà alla sospensione dei lavori dell’Aula dopo la richiesta del Pdl. In favore hanno votato, oltre al Popolo della libertà, Pd e Scelta civica. Contrari invece M5S, Sel e Lega. I voti di differenza sono stati 171.   La protesta al Senato - Anche a Palazzo Madama era andata in scena la protesta dei senatori del M5S. In Aula si sono tolti giacca e cravatta contro la decisione della conferenza dei capigruppo di sospendere i lavori al Senato per l'intera giornata su richiesta del Pdl per la vicenda Berlusconi, in un'immagine postata su Twitter, il 10 luglio 2013. Crimi ha poi invitato i senatori a uscire dall'Aula per rivestirsi.