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La Kyenge parla a Cantù e i leghisti escono dall'aula

Cécile Kyenge

Eliana Giusto
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Due consiglieri comunali della Lega Nord a Cantù, nel Comasco, Alessandro Brianza ed Edgardo Arosio, ieri sera, lunedì 29 luglio, hanno lasciato l'aula poco prima dell'intervento del ministro dell'Integrazione Cécile Kyenge durante un incontro pubblico insieme al sindaco di Varese Attilio Fontana, del Carroccio. Brianza e Arosio avevano votato contro la sospensione dei lavori del Consiglio - in discussione c'era il Pgt - per consentire l'intervento della Kyenge. Ma, inascoltati, hanno abbandonato la sede per protesta. "Noi non abbiamo nessuna critica contro il ministro, ma critichiamo la formula del suo intervento, perché avevamo chiesto di avere il diritto di replica, invece è stata scelta la formula del monologo", ha spiegato il capogruppo Brianza.  "Avremmo voluto dire la nostra", ha aggiunto. "Non si tirino fuori scuse per non essere criticati, questo è razzismo al contrario". Interrompere i lavori, ha sostenuto, e non ascoltare le controparti trasforma il Consiglio "in una festa di partito". "E' stata una prevaricazione di un diritto democratico", ha sentenziato Arosio. Ma la Kyenge, che dopo aver parlato in Comune, è salito sul palco della festa locale del Pd insieme a Fontana, ha tagliato corto per non alimentare la polemiche: "La libertà è sacra". "Ritengo che ognuno è libero di poter scegliere il modo di comportarsi", ha aggiunto il ministro. "Sono andata in Comune, in un'istituzione, e, in quanto istituzione, sono andata lì anche per salutare la giunta, i consiglieri e il Comune e ringraziare dell'accoglienza tutta Cantù". Ma la polemica continua. Il consigliere indipendente (ex Lega), Giorgio Masocco, prima di lasciare l'aula, ha consegnato al sindaco una lettera in cui sostiene che la Kyenge è "titolare del ministero del nulla". Poi ha aggiunto: "Se le avessero lanciato la noce di cocco le avrebbe fatto male, quindi la banana .. deve essere contenta".  

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