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Ferrara: vi spiego perché Berlusconi è di sinistra

Giuliano Ferrara

Dalla pubblicazione del Manifesto di Marx ed Engels fino al fazzoletto partigiano ad Onna: tutti gli indizi sul Cav rosso nell'editoriale del Fogli

Lucia Esposito
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Il Foglio di Giuliano Ferrara ricorda e spiega perché il Cavaliere è di sinistra. Ricorda un articolo del 2000 firmato da Claudio Rinaldi, direttore prima dell'Europeo, poi di Panorama poi ancora de L'Espresso. Rinaldi, parlando della campagna elettorale che poi Silvio avrebbe vinto, scriveva: "se si esamina l'avvio della campagna elettorale per le elezioni del 2001 si scopre che a dire qualcosa di sinistra, paradossalmente non è solo e non tanto lo stato maggiore dell'Ulivo, quanto il capo della destra". Rinaldi sottolineava come il manifesto politico di Silvio  ("Al primo punto del nostro programma c'è l'Italia dei poveri") e spiegava come il Cav avesse vita facile. Scriveva: "La propaganda del Cavaliere, insomma, non annuncia nulla che assomigli al liberismo selvaggio di cui la destra è solitamente paladina, nulla che evochi lo spettro di un attacco allo stato sociale; al contrario, propone valori e obiettivi nelle quali anche le masse popolari possano riconoscersi". Inoltre, il Foglio sottolinea come sia stato proprio la casa editrice di Berlusconi a pubblicare  la "più bella e raffinata edizione del Manifesto del Partito comunista" di Marx ed Engels con prefazione di Lucio Colletti. "Mai il compagno Silvio una mano e un soccorso ha negato"  Partigiano Berlusconi - E ancora: "Ha allevato più comici di sinistra e compagni scrittori e attori politicamente impegnati delle Frattocchie, ha dato un tono libertino alle serate televisive - che si stava ancora al maestro Manzi - ha prodotto (tra cinema, e televisioni e giornali e costumisti e make up artis) il più vasto attruppamento di gay a ovest di Mykonos". Il giornale di Ferrara fa poi notare come se non ci fossero stati di mezzo i vari Roccella o Giovanardi "I Pacs o roba affine li avrebbe fatti transitare con la velocità di un Lodo Alfano". Poi lo ricorda ad Onna, col fazioletto garibaldino al collo che urlava: "Viva la Repubblica democratica e viva il 25 aprile festa di tutti gli italiani che amano la libertà, il 25 aprile delle libertà riconquistate". E poi c'è quell'omonimo, un tal Enrico Berlusconi che fu segnalato dal regime fascista come sovversivo e comunista e poi cita il ritratto di ASor Rosa su Il Manifesto "Il teorico dell'operaismo fornisce tre valide indicazioni che al Cav di sicuro conducono. Primo: 'Credo di essere la persona meno snob che esiste sulla faccia della terra'. Eccolo lì. Due: "Tutti inferiori ale mie attese'. Eccoli lì quelli che gli vagano sotto il patio di casa. TRe: ?La sinsitra deve recuperare questo senso di superiorità". Eccomi qui! La sinistra superiore son mi: el Caballero companero!"

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