L'escamotage

Pdl, la contromossa dei falchi: scatta la conta interna

Andrea Tempestini

Dopo la battaglia resta il fumo. Lo sconcerto. Un partito spaccato. Lo ammette anche Angelino Alfano, da oggi "un po' più leader", che spiega ai suoi: "E' una frattura inevitabile, ma non ancora irreparabile con Silvio Berlusconi. Ormai la linea è tracciata - ha aggiunto - ma il legame affettivo con l'ex premier non può venire meno in questo modo". Si tratta, si prova a ricucire un profondissimo strappo. Tanto che, secondo alcune fonti del Pdl, il Cavaliere e il segretario potrebbero già incontrarsi in serata. La mediazione, però, resta difficile. Chi detta la linea? Quale sarà l'organigramma del partito? La contromossa - Dopo la sconfitta subìta con il voto di fiducia a Letta, i falchi cominciano a riorganizzarsi. Fonti parlamentari hanno riferito che i vertici del partito hanno spedito a tutti i deputati e senatori un modulo. "Dovete firmare tutti", questo l'appello. Che cosa? Un foglio intestato Pdl-Forza Italia il cui obiettivo è proprio quello del cambio del nome del gruppo alla Camera (Forza Italia-Pdl). Un gesto non solo simbolico: se il nuovo gruppo degli "scissionisti", alla fine, non vedrà la luce (difficile), l'ala più dura del partito - che senza tentennamenti ha sempre sposato la linea, pur ondivaga, di Berlusconi - vuole far capire che non ha alcuna intenzione di abbandonare le stanza dei bottoni azzurri. Anzi, vuole continuare a comandare. Questa la contromossa dei falchi, che spiegano come la richiesta del cambio di nome è già stata avviata agli uffici della presidenza di Montecitorio. L'iniziativa, di fatto equivale a una conta interna: si tratta di un escamotage, spiega un deputato, "per far vedere da che parte stanno i veri numeri". Per far vedere che i fedelissimi a Berlusconi restano la maggioranza. I tatticisimi - La tensione resta altissima. La creazione dei nuovi gruppi è a un passo. Roberto Formigoni insiste: "Il nuove gruppo si farà". L'ex governatore lombardo non ha dubbi: "E' già deciso. E stasera se ne parlerà anche per quel che riguarda il Senato. Siamo 25 ma il numero è destinato a salire". Poi i commenti taglienti di una colomba vicina ad Alfano: "Con i falchi, Berlusconi è andato a sbattere, deve rendersene conto". E gli stessi falchi, contromossa a parte, temono proprio un riavvicinamento tra Alfano e Berlusconi, il cui risultato sarebbe quello di mettere l'ala dura del partita in un angolo.