Cerca
Logo
Cerca
+

Stipendi parlamentari, Grasso: "La paga giusta è di 5-7 mila euro"

Pietro Grasso

Il presidente del Senato vuole tagliare lo stipendio ai colleghi, ma non troppo: "Ecco qual è la cifra adeguata"

Ignazio Stagno
  • a
  • a
  • a

Il dibattito è aperto da mesi. La Casta guadagna troppo? E soprattutto qual è la paga giusta per un parlamentare? A dare una risposta, che farà discutere è il presidente del Senato, Pietro Grasso: "'Quel tanto che lo rende indipendente: io penso tra i 5 e i 7 mila euro. Ci sono dirigenti d'azienda - ha detto - che guadagnano trentamila euro al mese. L'importante e' che un parlamentare abbia un tenore di vita medio e che lo renda indipendente, cioè che non dipenda da nessuno'', afferma Grasso rispondendo ad una domanda al festival di Internazionale a Ferrara. Insomma il presidente del Senato vuole tirare la cinghia,...ma non troppo. In tempo di crisi è lecito aspettarsi una cifra più bassa. In Italia in tanti lavorano per 800-1000 euro al mese.  E chi guadagna poco - Quei 7mila euro proposti da Grasso sono una cifra difficile da digerire per chi lavora tanto e gudagna poco. Qualcuno ha letto nelle parole di Grasso una svolta "grillina" che però forse è destinata a restare lettera morta. Da tempo lui e la "collega" Boldrini annunciano tagli sugli stipendi dei parlamentari, ma i fatti finora stanno a zero. Il problema comunque è vasto. Di mezzo non ci sono solo diaria e indennità dei parlamentari, a pesare soprattutto sono i vitalizi. Veltroni, Rutelli, Fini, D'Alema&co, fuori dal Parlamento percepiscono tra i 5 ei 6mila euro al mese. Troppo, indiscutibilmente, per chi ha solo 50 anni. Altro caso che dovrebbe anzlizzare Grasso è quello di Elena Cattaneo, la neo-senatrice a vita che costerà allo Stato, circa 1 milione di euro l'anno. Gli stipendi da senatore infatti sono da capogiro e posso toccare anche i 20 mila euro mensili. Sul fronte dei costi della Casta c'è tanto da fare. Le parole non bastano e Grasso dovrebbe parlare di meno e agire di più. Di questo gli saremmo grati. 

Dai blog