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Il sondaggio di La7: Pdl al 24,1 per cento, Pd al 29,6, M5S al 19,7

Berlusconi e Alfano

Un nuovo partito guidato da Angelino sarebbe al 7-8 per cento. Poco per provare la scalata a palazzo Chigi. Il rischio è grosso: naufragare come il centrino del Loden

Ignazio Stagno
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Il sondaggio del lunedì di Emg per Tg La7 manda un messaggio chiaro ad Angelino Alfano: il vicepremier deve abbandonare i desideri scissionisti e restare nel Pdl, altrimenti rischia di fare la fine di Monti. Il sondaggio non lascia spazio ad interpretazioni. Un nuovo partito guidato da Angelino otterrebbe alle urne tra 6 e il 7 per cento. Una percentuale ben lontana dalle prime rilevazioni che lo davano al 10-15 per cento. Secondo la rilevazione di Tg La7 solo il 5,6 per cento degli elettori di centrodestra crede in un "potenziale alto" di un partito con al timone l'attuale segretario degli azzurri. Un altro 11,3 per cento pensa invece che il partito di Alfano possa avere un "potenziale basso". Per Emg dunque il partito di Angelino potrebbe navigare in acque tempestose, arrivando ad un 6-7 per cento alle urne. Insomma l'indicazione è abbastanza chiara: una scissione e uno strappo netto col Cav porterebbe ad un altro "centrino" di montiana memoria che rischia il naufragio. A quanto pare gli elettori di centrodestra vedono bene Alfano alla guida del Pdl ma senza un addio al Cav. E a confermare la linea dell'unità del centrodestra ci sono i dati sui partiti nel dopo-fiducia a Letta. Pdl in calo -  Il Pdl ha perso lo 0,9 per cento in sette giorni passando dal 25 al 24,1 per cento. La Lega Nord invece cresce dello 0,2 per cento e passa dal 4 al 4,2 per cento. In calo Fratelli d'Italia che perde lo 0,1 per cento e passa dal 2,4 al 2,3 per cento. La coalizione di centrodestra passa dal 33,5 per cento di sette giorni fa al 32,6 per cento di oggi, lasciando sul terreno uno 0,9 per cento.  Cresce invece il centrosinistra. La coalizione guidata dal Pd va al 36 per cento registrando un +0,9 rispetto a sette giorni fa. Il Pd passa dal 29,2 per cento al 29,6 segnando un +0,4 per cento. Segno positivo pure per Sel, che passa dal 4,3 per cento al 4,5. Cala invece il M5S che si ferma al 19,7 per cento con un calo dello 0,2 per cento. Infine cresce la fiducia in Letta che si attesta al 36 per cento. Due punti in più rispetto alla settimana scorsa. La fiducia al governo ha fatto bene.  

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