Sicilia: Crocetta, sentenza Tar Catania? Si lede diritto candidati ed elettori
Palermo, 12 ott. (AdnKronos) - "Aspettiamo la decisione del Tar di Palermo che arriverà domani. In ogni caso sono abituato a non vedere complotti e a rispettare le sentenze dei magistrati. Penso, però che ci sia stata una visione restrittiva del diritto di partecipazione democratica: il termine di presentazione delle liste non può essere visto come quello di una gara d'appalto". A dirlo all'Adnkronos è il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, dopo la decisione del Tar di Catania che ha rigettato il ricorso presentato dal governatore e dal candidato alla Presidenza della Regione siciliana del centrosinistra, Fabrizio Micari, sull'esclusione della lista Micari a Messina, unico collegio in cui è candidato lo stesso Crocetta. Lo stop è arrivato a causa di un ritardo nella presentazione della documentazione allegata che sarebbe avvenuta oltre il termine fissato per le 16. Il presidente della Regione uscente e Micari hanno presentato altri due ricorsi che saranno discussi domani al Tar di Palermo. "Il termine per la presentazione delle liste stabilito dalla legge elettorale - aggiunge Crocetta - nasce per ragioni organizzative. Credo che non danneggi una competizione elettorale il fatto che un rappresentante di lista, presente in cancelleria prima delle 16, addirittura alle 15.30, presenti pochi minuti dopo un'integrazione a causa di una confusione nelle cartelle". Secondo il governatore "questa visione restrittiva" della norma elettorale lede "il diritto dei candidati a competere e dei cittadini che non possono così votare i loro rappresentanti. Si perde di vista l'obiettivo delle elezioni: consentire al popolo la partecipazione democratica alla vita del Paese".