L'ascesa

CasaPound, Simone Di Stefano in tv batte Luigi Di Maio e Walter Veltroni: padrone dello share?

Andrea Tempestini

Questa volta non sono necessari tre indizi per fare una prova, ma ne bastano due per dire che quando CasaPound va in tv il record di ascolti è assicurato. È successo giovedì scorso, a Piazza Pulita su La7, ed è successo domenica a In Mezz’ora, su Rai3. Corrado Formigli e Lucia Annunziata, grazie a Simone Di Stefano, vicepresidente del movimento della tartaruga frecciata e candidato premier alle prossime elezioni politiche, hanno fatto entrambi il record di spettatori. Proprio mentre Di Stefano parlava di CasaPound, seppur incalzato da conduttori e ospiti chiamati a supportare le varie inchieste apparse nei giorni scorsi su giornali riconducibili al mondo dell’antifascismo militante. I due programmi hanno fatto numeri che mai avrebbero immaginato. Domenica pomeriggio la trasmissione di Lucia Annunziata, generalmente compagna di pennichella dopo il pranzo domenicale, ha tenuto incollati davanti alla tv quasi un milione e mezzo di spettatori, facendo registrare uno share dell’8,3%. Gli occhi di chi analizza gli ascolti erano tutti puntati sulla sfida tra Fazio e Giletti, che si sfidavano nella stesa fascia oraria, ma se si vuole guardare a una sorta di sfida politica si può dire che Simone Di Stefano è riuscito a battere Luigi Di Maio perché quest’ultimo, seppur abbia fatto registrare un 14% di share a Che Tempo che Fa, non è riuscito a far decollare gli ascolti del programma di Fabio Fazio. Simone di Stefano, invece, è riuscito nell’impresa di far impennare il pubblico di Lucia Annunziata, che ha superato di quasi tre punti percentuali lo share abituale che si aggira sul 6,5% di media ma che nella puntata precedente si era fermato al 5,3%, con nemmeno un milione di spettatori. Addirittura domenica si è sfiorata la soglia del 10%, 9,7 per la precisione, mentre Di Stefano si stava difendendo dagli attacchi dei padroni di casa che hanno preferito non farlo parlare di politica, perché a loro dire «CasaPound è bravissima nel non dire ciò che pensa», ma si sono concentrati su una sorta di carbonara connection tesa a delegittimare ogni argomento esposto. Di Stefano è andato meglio anche di Veltroni, che ha aperto la puntata di Lucia Annunziata con un 7% di share. Un copione che ha ricalcato quanto avvenuto giovedì sera su La7, quando dopo il caos scatenato dalla testata che Roberto Spada, fratello del capoclan Carmine detto Romoletto, Corrado Formigli ha chiamato in studio Simone Di Stefano per parlare del grande risultato elettorale di CasaPound a Ostia e dei presunti legami che il movimento intrattiene con la criminalità del litorale romano. Anche in questo caso c’è stato il botto. Oltre un milione di telespettatori, nonostante l’ora fosse tarda. A Piazza Pulita, infatti, si è iniziato a parlare di CasaPound solo alle 23,30, prima c’era un’intervista a Mario Monti. Ebbene, oltre agli applausi che hanno portato Formigli a chiedere se CasaPound si fosse portata il pubblico da casa, quando Di Stefano ha cominciato a parlare lo share era al 6,70% ma in pochi minuti ha cominciato a salire, fino a raggiungere il picco massimo dell’8,3%, alle 00,18, facendo oscillare così nell’ultima ora di trasmissione, un pubblico tra i 798mila e il milione e 271.000 spettatori. Nel complesso la puntata è stata di due punti percentuali sopra lo share abituale. Segno che invitare gli esponenti di CasaPound ripaga sul piano degli ascolti, e quindi della pubblicità. di Ilaria Pedrali