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Ostia, la grillina Di Pillo vince il ballottaggio. Il centrodestra accusa: voti da CasaPound e dal clan Spada

Giulio Bucchi
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Il M5s vince a Ostia e Giuliana Di Pillo è la nuova presidente del municipio X di Roma. La candidata pentastellata è stata eletta al ballottaggio di ieri con il 59,6% dei voti, mentre la sfidante del centrodestra, Monica Picca, si è fermata al 40,4%. Un voto "blindato" dalla presenza delle forze nell'ordine nei seggi per vigilare sul regolare svolgimento del voto nel "feudo" dei clan del litorale romano e per evitare disordini dopo le polemiche su CasaPound che hanno agitato le due settimane tra primo e secondo turno. Forse anche per questa "militarizzazione" delle urne il dato più clamoroso è quello dell'astensione: ha votato solo il 33,6%, in ulteriore calo di circa tre punti rispetto al 36,1% di affluenza del primo turno. E su CasaPound e il clan Spada è arrivato il velenoso commento degli esponenti del centrodestra.  "La Raggi è andata forte, è andata una... Spada", è la battuta allusiva di Fabio Rampelli, capogruppo alla Camera di Fratelli d'Italia. Non solo il presunto voto grillino degli Spada: "All'Idroscalo - sottolinea polemica la Picca -, dove sono rappresentati i voti di CasaPound, noi abbiamo perso e i grillini hanno guadagnato circa mille voti".

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