
Commissione banche, Ghizzoni conferma il racconto di De Bortoli: "Boschi mi chiese di valutare l'acquisizione di Etruria"

In Commissione banche, il giorno più atteso: quello della deposizione di Federico Ghizzoni, l'ex ad di Unicredit, tirato in ballo da Ferruccio De Bortoli nel libro Poteri forti (o quasi). Secondo l'ex direttore del Corriere della Sera, Maria Elena Boschi si rivolse a Ghizzoni per chiedergli di valutare l'acquisizione della disastrata Banca Etruria. Versione nei fatti confermata in toto dall'ex ad Unicredit. Una conferma che va a depotenziare clamorosamente la causa civile intentata dalla sottosegretaria nei confronti di De Bortoli e che, forse, offre una ulteriore chiave interpretativa per comprendere perché abbia scelto questa strada e non quella della querela. Ma tant'è, in commissione Ghizzoni ha premesso: "Fu un colloquio cordiale, non avvertii pressioni da parte del ministro Boschi e ci lasciammo su queste basi. Da quel momento in poi non ci sono stati ulteriori contatti, le strutture continuavano a lavorare su un'ipotesi di acquisizione" di Etruria. E ancora: "Nell'incontro con la ministra Boschi del 12 dicembre 2014 partecipai da solo. La ministra Boschi mi manifestò la sua preoccupazione non tanto per le banche in crisi, parlavamo di Mps e Etruria, quanto l'impatto negativo per il territorio", in particolare una riduzione dell'offerta e quindi un impatto negativo per le famiglie e le piccole imprese che sono il cuore della Toscana. Feci presente da parte mia che condividevo questo aspetto anche se per me banche sane avrebbero preso nel tempo quel posto. Boschi mi chiese se era pensabile per Unicredit un intervento su banca popolare dell'Etruria". Parole chiarissime, quelle di Ghizzoni, che prosegue: "Risposi che per richieste di questo genere, cioè acquisizioni, non ero in grado di dare risposta. Dissi che avevamo già avuto un contatto con la banca e avremmo dato risposta alla banca in totale autonomia. La ministra convenne. L'ultima cosa che dissi fu che Unicredit avrebbe agito nel suo interesse". Leggi anche: Banca Etruria, da Padoan un siluro a sorpresa contro la Boschi Un altro passaggio interessante della deposizione di Ghizzoni è quello relativo a una comunicazione ricevuta da parte di Marco Carrai. "Mi arrivò il 13 gennaio 2015 una mail da Marco Carrai in cui mi diceva 'mi è stato chiesto su Etruria di sollecitarti per dare una risposta'. Mi venne da pensare a chi potesse aver chiesto questo sollecito, esclusi la banca perché avevamo un rapporto aperto. Decisi di non chiedere alcun chiarimento, per non aprire canali di comunicazione. Risposi 'ok, stiamo lavorando, quando avremo finito la nostra analisi contatteremo la banca e daremo la nostra risposta. La risposta allla banca l'abbiamo data il 29 gennaio 2015". Su Twitter, a strettissimo giro di posta, è arrivata la replica della Boschi: Confermo relazione iniziale di #Ghizzoni. Non ho fatto alcuna pressione. E non ho chiesto IO di acquisire Banca, ma Mediobanca e BPEL. Io ho solo chiesto info. Adesso la parola al Tribunale.— maria elena boschi (@meb) 20 dicembre 2017
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