Roberto Maroni: "Non mi candido in Lombardia. Ma sono a disposizione, so come si governa"
Ora è ufficiale. Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, ha confermato durante la riunione di Giunta che non si candiderà alle regionali "per motivi personali". Il governatore ha indicato il nome di Attilio Fontana, ex sindaco di Varese, come candidato del Carroccio. Leggi anche: Chi sarà candidato al suo posto in Lombardia La decisione, in realtà, sarebbe stata presa già da qualche giorno in coincidenza con l'annuncio del governo sull'election day unico per politiche e regionali lombarde. Ancora non chiare le motivazioni personali che spingono l'ex ministro dell'interno a non ricandidarsi a Palazzo Lombardia. La decisione ha spiazzato molti nel corso del vertice-pranzo del centrodestra nel primo pomeriggio ad Arcore. E anche diversi componenti della stessa giunta Maroni, oltre ai collaboratori del governatore. Secondo indiscrezioni e ricostruzioni di stampa, dietro il passo indietro potrebbe esserci la possibilità che a Maroni venga affidato un ministero di peso. Ma anche, si sussurra, il ruolo di premier: potrebbe essere questo il piano di Silvio Berlusconi, una mossa con cui potrebbe mettere in difficoltà Matteo Salvini e la Lega Nord. E proprio su quest'ultima possibilità, quella di un Maroni premier, dallo stesso governatore arriva una frase sibillina, che si presta a diverse interpretazioni. Dopo aver spiegato che non si ricandiderà, ha infatti aggiunto: "Non ho pretese o richieste da fare, ma naturalmente sono a disposizione se dovesse servire. So come si governa". E chi ha orecchie per intendere, intenda...