Vittorio Feltri: Berlusconi, Salvini e Meloni finalmente d'accordo, almeno su come partire
Lo hanno definito vertice, quello che si è svolto ieri ad Arcore. In realtà è stato un pranzo amichevole tra il padrone di casa e di Forza Italia, Berlusconi, Salvini, capo della Lega, e Meloni, leader di Fratelli d' Italia. Tema del giorno, l' accordo elettorale, cioè come formare la coalizione di centrodestra, animata dalla speranza di fare bingo. Auguri. Data la situazione disastrosa della sinistra e quella comica del Movimento 5 Stelle, i tre dell' Ave Maria ce la potranno anche fare ad arrivare primi, il che non significa riuscire a costituire una maggioranza di governo. Però non si sa mai. Sul tavolo della riunione conviviale è stato fotografato, accanto a pasticcini invitanti, un simbolo disegnato a mano con in testa il nome Salvini, al secondo posto Berlusconi a caratteri cubitali, e al terzo Meloni, in ordine di grandezza determinato dalla potenzialità dei singoli. Però questo simbolo deve essere stato scartato, perché si presume che Silvio voglia dominare la scena anche sulla scheda. È solo una ipotesi. Impossibile sapere cosa i tre si siano confidati. Infatti i comunicati ufficiali dicono e non dicono, al massimo alludono. In ogni caso, una cosa è chiara. Nonostante le polemiche che hanno caratterizzato i rapporti tra i rappresentanti del centrodestra classico, tutti e tre i protagonisti si sono dichiarati disposti a collaborare per raggiungere lo scopo, che poi è Palazzo Chigi. Mah! Secondo indiscrezioni, a Berlusconi spetta il 40 per cento dei seggi, a Salvini il 35 e alla Meloni il 15. La quota rimanente sarà a disposizione della cosiddetta Quarta gamba ovvero la ammucchiatina dei cattolici o democristiani o come diavolo li volete chiamare, un gruppo di velleitari in grado di raccattare una mazzetta (in senso buono) di suffragi complementari. Sul programma della coalizione non c' è molto da commentare, però si può affermare senza timore di sbagliare che esso sarà migliore e più realistico di quello della sinistra, la più disastrata di ogni tempo. Per quanto i grillini si sbattano per salire sul gradino più alto del podio, riusciranno solo a complicare la vita agli avversari, senza zittirli. La prossima legislatura sarà ovviamente accidentata. L' importante è che Berlusconi, Salvini e la Meloni si attrezzino per non cascare subito nel caos italiano. di Vittorio Feltri