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Giorgio Napolitano: "Penoso impoverimento della politica"

Matteo Legnani
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E' stato l'uomo che per cinque anni ha tenuto paralizzata la politica italiana, accettando addirittura un secondo mandato al Colle e legittimando una serie di governi nati senza alcuna legittimità popolare. Ora, dopo l'interminabile permanenza al Quirinale, ce lo dobbiamo tenere come senatore a vita. E così capita che Giorgio Napolitano finisca più di quel che sarebbe decenza sui giornali con le sue filippiche moralistiche. Leggi anche: Di Battista: "Vi spiego perchè Napolitano è l'uomo più pericoloso degli ultimi 60 anni" Oggi, a riprenderlo è stato il Corriere della Sera citando un passaggio del suo intervento alla presentazione della riedizione del volume "Moniti all'Europa" di Thomas Mann, di cui ha curato l'introduzione: "L'impoverimento generale della politica e dei suoi motori è sotto gli occhi di tutti, in Europa e in Italia in modo clamoroso e penoso - ha detto l'ex presidente della Repubblica, aggiungendo poi che "dobbiamo gettare le basi per un clima di formazione nuova: e la nostra missione". Quanto allo "impoverimento, non ci sono dubbi circa le sue responsabilità (al pari di tanti) a riguardo; Quanto invece alla "missione"... forse che sia una velata minaccia?

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