Silvio Berlusconi, il piano dei suoi avvocati per riportare il Cav in Parlamento
Il ritorno di Silvio Berlusconi in Parlamento è un'opzione ormai sempre più concreta. A sviluppare un piano tra il diabolico e il geniale sono stati gli avvocati del Cav, da settimane a lavoro per definire la strategia da seguire sfruttando articolo per articolo quel che dice la nuova legge elettorale, il Rosatellum. Leggi anche: Berlusconi, la gaffe disastrosa a Porta a porta: come cancella Matteo Salvini Perché il progetto possa svolgersi, a Berlusconi servirà un agnello sacrificale, un candidato che si presenti in un seggio sicuro per la Camera o il Senato pronto a rassegnare le dimissioni al momento opportuno. La decisione dei giudici di Stasburgo, che devono esprimersi sull'incandidabilità del Cav per via della legge Severino, arriverà sicuramente dopo il 4 marzo, certo dopo il termine utile per la presentazione delle liste. Berlusconi quindi non può far altro che aspettare, ma una volta incassata la sentenza favorevole dalla Corte europea, scatterà il suo piano. Leggi anche: Il trionfo del Cav: guardate questi numeri, umilia Renzi e Di Maio Il Rosatellum prevede che, nel caso di dimissioni di un parlamentare eletto in un collegio uninominale, si dovrà tornare al voto esclusivamente in quella parte di territorio, così da colmare il vuoto di rappresentanza alla prima data utile nel bel mezzo della legislatura. Perché il piano sia completo non resta che individuare il collegio più adeguato allo scopo e naturalmente il soggetto disposto a sacrificarsi per cedere il suo posto al Cav. Come riporta Il Giorno, la scelta del collegio potrebbe cadere più facilmente su uno della Camera, più piccoli e quindi semplici da gestire in caso di una campagna elettorale fuori stagione. Il volontario quindi potrebbe essere scelto dalla schiera di fedelissimi all'interno di Mediaset, o comunque un esponente della società civile. Un nome su tutti sarebbe già circolando, quello di Adriano Galliani.