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Giorgia Meloni denunciata dall'Anpi per apologia di fascismo: "Sapete come rispondo ai partigiani?". Umiliazione estrema

Giulio Bucchi
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"Rispondo con una pernacchia": così il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, ha commentato la denuncia nei suoi confronti per apologia di fascismo, presentata dall'Anpi di Carrara, per aver intitolato una via ad Italo Balbo all'interno di Atreju, il tradizionale incontro giovanile in programma ogni anno a Roma. Per approfondire leggi anche: "Silvio e Salvini,vi spiego cosa significa essere patriota", la sfida della Meloni su Libero "Penso che sia sotto gli occhi di tutti - ha detto Meloni da Bologna a margine dell'assemblea nazionale di FdI - che questa querelle rinata curiosamente sull'antifascismo, la coperta di Linus che il centrosinistra tira fuori quando sta in ginocchio, in realtà serve solamente a provare a mettere in silenzio i propri avversari politici". Meloni, poi, ha spiegato di aver chiesto ad Emanuele Fiano "se lui ritenga che io debba essere denunciata e condannata secondo i principi della sua legge. L'ho chiesto a Fiano, alla Boldrini, a Renzi e anche a Mattarella. Voglio sapere se qualcuno ritiene che io sia fuori dall'arco costituzionale e democratico e sei io meriti - ha detto il leader di FdI - di finire in galera per ragioni che riguardano apologia di fascismo o amenità varie. Perché se così non è, se io non finisco in galera, significa che tutte quelle leggi e questa polemica l'hanno fatta solo per tentare di silenziare i propri avversari politici". Il presidente nazionale di Fratelli d'Italia, poi, ha parlato dell'Anpi: "Nelle amministrazioni nelle quali ha un potere - ha detto - sta facendo approvare delle mozioni che dicono che tu per avere accesso alle case popolari devi fare dichiarazione di antifascismo. Chi stabilisce - ha continuato Meloni - che cosa sia antifascismo oggi? Il ministro della Giustizia, Orlando ha detto che io sono fascista. Quindi in teoria io sono tecnicamente una persona che deve finire in galera. E sono loro - ha concluso - che stabiliscono a chi si danno le casi popolari? Abbiamo un problema". 

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