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Luigi Di Maio contro la Rai: "Giusto non pagare il canone"

Andrea Tempestini
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Luigi Di Maio un po' imita Matteo Renzi e un po' minaccia la Rai. Intervistato a Corrierelive, oltre ai consueti temi che il candidato premier grillino sta affrontando in questa campagna elettorale, Di Maio ha parlato di Viale Mazzini, denunciando la presunta disparità di trattamento di cui il M5s sarebbe vittima. "Perché nei servizi tg c'è il servizio su Berlusconi o Renzi, e poi il servizio su me che devo dividere con le notizie regionali? Sicuramente si stanno creando i casi Roma e Torino per danneggiare me e il Movimento. Perché nei servizi su di me devono entrare notizie sulle città che Raggi e Appendino stanno cercando di risanare? In queste settimane si è parlato più dell'albero di Natale che di De Benedetti che ha sentito Renzi sul decreto sulle banche", ha concluso, palesando l'eterna ossessione dei grillini per i giornalisti. Dunque, in stile-Renzi, è passato alla mezza minaccia: "Se la Rai resta così com'è, se non togliamo la pubblicità e soprattutto quella sul gioco d'azzardo, se non facciamo una tv di cultura, allora è giusto non pagare il canone", ha affermato. Resta il dubbio: canone da abolire o da non pagare? Leggi anche: Meloni, spettacolare massacro di Di Maio: "Cosa sembra"

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