Berlusconi risorge in politica e Mediaset è di nuovo sugli scudi
Silvio Berlusconi è risorto politicamente e, "come un'araba fenice anche il suo asset più prezioso, Mediaset, risorge con lui. Il bilancio 2017 vedrà infatti la casa del Biscione riacciuffare la linea dell'utile dopo un 2016 chiuso con 294 milioni di perdite" scrive Il Fatto in un articolo pubblicato domenica. Il quotidiano diretto da Marco Travaglio ricorda che "l'unico altro anno nero (per Mediaset, ndr) fu il 2012 nel pieno della crisi dello spread" con il Cav costretto ad abdicare dal governo. Il Biscione chiuse l'esercizio con un rosso di 287 milioni di euro e in Borsa il titolo scivolò vicino a 1 euro. "Storia vecchia con il titolo che oggi quota sopra i 3 euro" continua l'articolo, "e con il 2017 che chiuderà, secondo gli analisti, con oltre 120 milioni di utili. Ma è la tendenza a far gridare al miracolo e alla resurrezione sul piano della redditività di Mediaset. Già nel 2018 il Biscione dovrebbe portare a casa utili netti tra i 160 e i 200 milioni. Il mol tornerà già quest'anno a veleggiare sopra il 40% del fatturato, mentre l'utile operativo supererà la linea del 10%. E' dal 2011 che Mediaset aveva abbandonato quella soglia". Ma, politica a parte, cosa ha portato Mediaset ad intraprendere questo nuovo corso? Semplice, l'aver evitato gli "errori strategici" compiuti negli ultimi anni. Ad esempio l'aver "congelato" Premium: "non si faranno più follie in suo nome come la pazza corsa strapagata dei diritti tv" sottolinea Il Fatto, "non ci si svenerà più sui diritti per il calcio: troppo pochi risultati a fronte di ammortamenti milionari che hanno segnato i bilanci degli ultimi anni". Dunque quale sarà la ricetta vincente per Mediaset? "Tornare all'antico: la tv generalista con la sua grande capacità di dominare il campo dell'advertising televisivo a fronte di una Rai sempre ingessata e di un triopolio che mai nascerà per davvero. Basti vedere i numeri: anche negli anni bui del calo della pubblicità televisiva Mediaset ha sempre fatto meglio del mercato. È lì la chiave di volta del vecchio Berlusconi. La cara e vecchia tv consolatoria che vince sempre la partita con la Rai".