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Matteo Renzi, la sua ultima spiaggia: avere il gruppo parlamentare più numeroso

Matteo Legnani
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Prima l'addio a quel 40%. Poi anche il 30 è diventato un miraggio. Matteo Renzi, secondo quanto riporta La Repubblica, pare aver riposto le speranze di uscire dalle elezioni del prossimo 4 marzo alla guida del primo partito per percentuale di consensi. Ora, da quel punto di vista, l'obiettivo è quello minimo del 25%. Per non sprofondare, per non fare una figuraccia, che quasi certamente gli costerebbe la carica di segretario dei dem. E confidare nel "miracolo dell'uninominale": ovvero, nonostante un gradimento non eccelso, portare a casa il gruppo parlamentare più numeroso tra quelli che siederanno a Camera e Senato nella prossima legislatura. "Avremo il gruppo parlamentare più numeroso" ha dichiarato nelle sue ultime dichiarazioni. Cosa che gli permetterebbe di far entrare il Partito democratico da protagonista in uno dei tre scenari dopo il voto, nel caso nessun partito o coalizione abbia una maggioranza certificata dagli elettori. Scenari che sono sul tavolo del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il quale dovrà a quel punto decidere chi deve dare le carte per la formazione del governo oppure da chi bisognerà partire per cercare i voti in Parlamento per realizzarla, quella maggioranza. In questa ipotesi, lo scenario al quale punta Renzi è che Mattarella chiami al Quirinale non la prima coalizione (il centrodestra, secondo i sondaggi), non il primo partito per percentuale di voti (che, sempre per i sondaggi, sarebbe il Movimento 5 Stelle), ma invece il partito che esprime il gruppo parlamentare più numeroso e che quindi, proprio a livello di sostegno a un eventuale governo, possa rappresentare l'opzione più forte o sicura per il Capo dello Stato. Leggi anche: Renzi, la dichiarazione di guerra contro Napolitano: cosa fa agli uomini dell'ex presidente

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