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Matteo Salvini, Lega indagata per riciclaggio: fango elettorale dei giudici?

Matteo Legnani
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A 32 giorni dalle elezioni politiche del 4 marzo la procura di Genova ha aperto un'inchiesta per riciclaggio sulla Lega. L'indagine, di cui dà notizia questa mattina il quotidiano genovese Secolo XIX, parte dall'esposto di Stefano Aldovisi, ex revisore dei conti della stessa Lega, condannato nell'inchiesta sui fondi pubblici utilizzati dalla Lega di Bossi e dai suoi familiari per fini privati. Secondo quell'esposto, una parte di quei fondi sarebbe stata dolosamente utilizzata per spese di partito e in parte occultata proprio per prevenire eventuali e successivi sequestri della Lega, che si sono poi verificati ma ai quali queste somme (diversi milioni di euro) sarebbero appunto sfuggiti. L'indagine, coordinata dai magistrati del pool reati economici Francesco Pinto e Paola Calleri, è al momento a carico d'ignoti. Ma l'esposto presentato in procura precisa che tali fondi sarebbero stati utilizzati e in parte occultati durante le gestioni della Lega successive a quella di Bossi-Belsito, ovvero durante le segreterie di Maroni prima e di Salvini poi. "L'inchiesta di Genova è fondata sul nulla, sorriderei se non ci fossero soldi pubblici spesi per indagare sul nulla. Come altre inchieste finirà nel nulla". Così il leader della, Matteo Salvini, parlando con i cronisti a Montecitorio. "Sono assolutamente tranquillo - aggiunge - da domani comincerò a denunciare chi diffama e chi inventa cose non vere. Hanno sequestrato i conti della Lega, quindi io non ho da spostare nulla, se non la giacca o la camicia". Leggi anche: Berlusconi, un "patto segreto" con la Germania per tenere la Lega fuori dal governo

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