La leader di +Europa

Emma Bonino: "Bisogna fare una sanatoria per gli immigrati irregolari che lavorano"

Eliana Giusto

Sugli immigrati non ci sono ricette "miracolose". Ma Emma Bonino, di sicuro, non gradisce "l'approccio securitario". Anzi, "servirebbe una sanatoria per parte dei 500 mila irregolari che vivono e lavorano qui, alimentando il mercato nero", spiega in una intervista a La Stampa. "L'Europa deve superare il trattato di Dublino (quello che stabilisce che il migrante faccia domanda di asilo nel Paese dove arriva, ndr) e cercare una cooperazione rafforzata sul tema dei migranti, come del resto sta facendo sulla difesa e sull'economia con l'asse franco-tedesco". Leggi anche: Emma Bonino possibile premier di mediazione: ma c'è anche il fantasma di Giuliano Amato Quanto al prossimo governo, continua la leader radicale, "penso che dopo tre anni in cui abbiamo rottamato, a parole o nei fatti quasi tutto, l'Italia abbia bisogno di essere rassicurata. E Gentiloni è un premier che potrebbe restare". Larghe intese? Sì ma senza "i populisti, i violenti e il blocco sovranista, da Fratelli d’Italia alla Lega. Ma anche il M5S il cui leader, Di Maio, ha opinioni geografiche: cambiano a seconda di dove parla". La leader parla di +Europa che, spiega, non ha obiettivo di "rubare voti a nessuno. Semmai quello di portare alle urne gli indecisi, tentando di fare una campagna elettorale basata sulla verità". "Tutti fanno proposte mirabolanti ma non tengono conto del debito pubblico. E dei riflessi che le promesse hanno sui nostri alleati europei: danno un senso di estrema fragilità politica" dice Bonino. Sulla eventualità di un premier donna, continua la leader radicale, "sarebbe un simbolo. Ma il problema del maschilismo è strutturale, nei partiti come in questo Paese".