Italiani al voto ma è già caos. Schede sbagliate, seggi chiusi: la vergogna sulle elezioni
Una serie di errori e contrattempi hanno fatto partire malissimo questa giornata elettorale (si vota oggi domenica 4 marzo, fino alle 23). A Palermo si sono dovute ristampare nella notte 200.000 schede dopo che in diverse zone erano state recapitate per errore quelle del collegio uninominale del Senato destinate a Bagheria. Nella provincia di Mantova le schede per le Regionali in Lombardia avevano il simbolo del Pd nazionale e non quello con l'aggiunta del nome del candidato governatore Giorgio Gori. E a Roma in diversi seggi non si sono presentati i presidenti designati o gli scrutatori di cui non è stato subito possibile trovare i sostituti mentre in altri seggi non sono ancora arrivati i necessari materiali, comprese in alcuni casi le urne. Leggi anche: Sbagliate a mettere il voto? Come potete rimediare. Ribaltone pazzesco nell'urna Sicilia - Sulle schede del collegio di Bagheria, consegnate per errore nel capoluogo siciliano, mancava anche il nome del Presidente del Senato Pietro Grasso, candidato all'uninominale. I problemi hanno riguardato i seggi dell'Uditore e quelli di Libertà. L'errore iniziale si è portato dietro sbagli anche sul plurinominale, mescolando un po' i candidati in tutti gli schieramenti e partiti, da Leu a 5 stelle. Così sono state allertate le tipografie che hanno dovuto riattivare le macchine per lavorare nella notte in modo da distribuire in tempo le nuove schede. Lombardia - A Mantova, invece, si dovrebbe votare comunque per poi rimandare a dopo le elezioni l'esame di eventuali ricorsi per il simbolo del Pd sbagliato. "Per ora", segnala il Corriere della Sera, "l'intervento del Partito democratico sembra che si sia limitato alla segnalazione al Viminale e alla richiesta di ristampare le schede entro l'apertura dei seggi. Ma non si esclude la possibilità di presentare un esposto alla magistratura".