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Luigi Di Maio, al sud la gente chiama i Comuni per avere il modulo per il reddito di cittadinanza

Matteo Legnani
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In coda o al telefono coi Caf (centri assistenza fiscale) per avere il reddito di cittadinanza promesso da Luigi Di Maio e soci: succede a Giovinazzo, in provincia di Bari, secondo quanto riporta il sito giornalettismo.it ripreso da dagospia.com. Nella cittadina sul mare, 20mila abitanti, i 5 Stelle hanno sfiorato il 40% alla Camera dei Deputati. E Francesca Galizia, candidata del M5S nel collegio uninominale di Molfetta, di cui Giovinazzo fa parte, è stata eletta con il 43% delle preferenze. Insomma, la cittadina e l'intera zona a nord di Bari si sono trasformati in un feudo pentastellato in cui ha evidentemente fatto molta presa la promessa del reddito di cittadinanza. Così, a meno di una settimana dalla chiusura delle urne, senza che si sia formato un governo e senza che il nuovo Parlamento si sia anche solo riunito (figuriamoci quanto ci metterà, se mai lo farà, per trovare l'accordo sulla legge per il reddito di cittadinanza visti i risultati delle elezioni che non danno certo ai grillini la maggioranza assoluta),  i cittadini hanno iniziato a tempestare di telefonate i Caf o a recarvisi di persona per chiedere e ottenere un fantomatico "modulo per richiedere il reddito di cittadinanza". Leggi anche: Vittorio Feltri: "Luigi Di Maio trionferà al Sud e vi spiego anche perchè" All'inizio, riporta giornalettismo.it, gli operatori del Caf giovinazzese pensavano fosse uno scherzo. Ma quando le telefonate hanno cominciato ad arrivare copiose, hanno iniziato pazientemente a spiegare che non c'è alcun modulo, perchè non esiste alcun reddito di cittadinanza. La maggior parte di coloro che chiamavano era costituita da giovani , disoccupati e con un titolo di studio non elevato. Molti, increduli, hanno telefonato o si sono recati in Comune, per sentirsi dare, ovviamente, la medesima risposta. Di fronte alla quale non pochi hanno protestato adducendo di averlo sentito "per televisione". E poi dicono che le promesse (in buona fede o meno che siano) non fanno più vincere le elezioni.

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