Colpita e affondata

Guglielmo Epifani, Liberi e Uguali: se la sinistra è sparita è colpa di Elsa Fornero

Giulio Bucchi

Adesso è ufficiale: Elsa Fornero è la donna più odiata della politica italiana. Tutti, ma proprio tutti la considerano l'origine di ogni male. Ultimo in lista Guglielmo Epifani, ex segretario Cgil e Pd e ora ripescato in Parlamento con Liberi e Uguali grazie ai voti del... Movimento 5 Stelle in Sicilia (troppi, i grillini non avevano abbastanza candidati. Ironie del Rosatellum bis). Leggi anche: "Andare in pensione da giovani...". Fornero, con che coraggio? Intervistato da Repubblica, il rosso Guglielmo rimette l'elmetto da sindacalista e attacca: "Il divorzio tra la sinistra e quella che un tempo si chiamava la classe operaia si è consumato sulla legge Fornero, sull'aumento dell'età, sugli esodati, sulle condizioni di vita reale dei lavoratori". "Quel che colpisce - prosegue - è la simmetria tra il voto al Pd e quello a LeU: dove va meglio il Pd, va meglio anche LeU; dove il Pd precipita, anche LeU precipita. La sinistra prende i voti nei centri, la Lega e il Movimento 5 Stelle nelle periferie. Vuol dire che raccogliamo il voto ideale ma non una condizione sociale". Sulla legge Fornero però non si ricorda una opposizione furibonda da parte di Epifani: "Mi rimprovero il fatto che, come Cgil, non siamo riusciti a far passare il principio, che pure avevamo proposto a Cisl e Uil, perché si applicasse fin dall'inizio a tutti con la formula pro rata il metodo contributivo per il calcolo della pensione. Si sarebbe evitata l'accusa, fondata, di privilegiare le generazioni più anziane rispetto ai più giovani".