Schiaffo

Vittorio Sgarbi, addio alla poltrona in Sicilia: "Mi hanno cacciato, non sarò più assessore"

Eliana Giusto

"Deluso da Musumeci? Preferisco Mc Curry... L’altro giorno mi ha parlato per trenta secondi, gli ho passato Berlusconi, poi mi ha detto che era una situazione insostenibile e che dovevo decidere se dimettermi. Era come se ci fosse un’urgenza impellente che io risolvessi". Vittorio Sgarbi annuncia di essere stato cacciato dalla giunta siciliana: "Me ne andrò quando lo consente il regolamento del Parlamento", "a fine di marzo ci sarà la riunione della giunta, a quel punto io avrò un mese per decidere se restare come assessore o andare in Parlamento e più o meno saremo al giorno del mio compleanno, l'8 maggio, che tra l'altro è il giorno in cui mi cacciò Letizia Moratti. Sia chiaro, non rimango perché ho bisogno di questo c***o di poltrona, dove non mi sono mai seduto, ma perché mi pare bello che quello che ho iniziato si porti a compimento". Per approfondire leggi anche: Vittorio Sgarbi fuori controllo: "Maledetti stupratori". Chi sono i grillini che lo fanno impazzire di rabbia" Quello che chiede Sgarbi infatti "è di potere firmare le ultime carte perché alcune cose non restino orfane". "Non è più un ballottaggio ministro o assessore, hanno stabilito loro che devo fare il deputato, lo farò. È anche meno faticoso, stai lì guardi... qui c’era una bella programmazione".