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Alessandro Di Battista, la soffiata che terremota il Pd: "Hanno così paura del voto che ci chiederanno l'accordo"

Giovanni Ruggiero
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Le prove d'intesa tra Lega e Movimento Cinque Stelle vanno avanti tra incontri riservati tra delegati pontisti e segnali a distanza lanciati ora da Matteo Salvini, ora da Luigi Di Maio. Prematuro però parlare di un accordo che vada oltre la scelta dei presidenti delle Camere, con i grillini preoccupati solo di non perdere lo scranno più alto di Montecitorio. Di governo per ora non se ne parla, anche perché Di Maio e soci non hanno fretta, anzi sono disposti ad aspettare fino a esasperare chi deve ancora decidere, a cominciare dal Partito democratico. Leggi anche: Di Battista, l'avvertimento a Di Maio: "Attenti a come ci muoviamo, altrimenti..." L'idea di un esecutivo misto M5S-Lega non entusiasma la sponda grillina, a cominciare da Alessandro Di Battista che vuoi per orientamento personale, vuoi per calcolo, è tra chi spera che alla fine l'accordo per palazzo Chigi si stringa con il Pd. Come riporta un retroscena del Corriere della sera, Di Battista insiste a diffondere tranquillità tra i parlamentari pentastellati a ogni riunione utile, lanciandosi addirittura in una scommessa su quel che faranno i dem una volta raggiunta l'esasperazione: "Con la paura che hanno del voto - avrebbe detto - appena riterranno realistica la possibilità delle elezioni anticipate inizieranno a mandarci dei segnali, vedrete". Il primo ci sarebbe già stato, vedi l'intervista Di Walter Veltroni al Corriere, nella quale l'unica opzione esclusa dal fondatore dem era quella di un governo di larghe intese con il centrodestra.

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