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Silvio Berlusconi furibondo con Luigi Di Maio: "Mi prendo tutto, Camere e Senato". Ma Matteo Salvini...

Andrea Tempestini
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Dopo l'ennesima chiusura del M5s e Luigi Di Maio su Paolo Romani, i fedelissimi danno conto di un Silvio Berlusconi letteralmente furibondo. E ancora, il nervosismo è dovuto a un ulteriore sfregio del grillino, che rifiuta ogni colloquio col Cavaliere affermando che l'unico interlocutore è Matteo Salvini. "Togliere di mezzo Romani - avrebbe affermato ai suoi - significa mettere in un angolo me". Un'accusa indiretta anche ai suoi alleati del centrodestra. E ancora, Berlusconi afferma: "Questi grillini sono singolari: dobbiamo votare il loro candidato e loro non vota il nostro. Senza accordo, i nomi sono Romani al Senato e Giorgetti alla Camera", minaccia. Insomma, il Cavaliere ora vuole prendersi entrambi gli scranni, confidando che Matteo Salvini non voglia davvero spaccare il fronte nel centrodestra. Il sospetto del Cav, però, è che il leader della Lega stia giocando di sponda col M5s. I primi verdetti, tra poche ore. Leggi anche: Effetto-badwagon, il sondaggista dà il colpo di grazia a Berlusconi

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