Silvio Berlusconi, il clamoroso blitz al Quirinale: faccia a faccia con Mattarella
Il piano di Luigi Di Maio, e di tutti i vertici grillini, di escludere Silvio Berlusconi dal possibile governo con la Lega sembra già destinato a schiantarsi contro un muro. Il leader pentastellato già nei giorni scorsi si era rifiutato di incontrare il Cav prima delle elezioni dei presidenti delle Camere. I grillini non avevano nessuna intenzione di legittimare il presidente di Forza Italia, nè di riconoscerne alcun tipo di ruolo. La strategia però si è dimostrata fallace sin dai primi passi. Di Maio senza il sostegno dei parlamentari leghisti non ha speranza di amministrare neanche il suo condominio, Salvini dal canto suo ha già detto chiaro e tondo che "senza Forza Italia non si fa niente". Leggi anche: Il Cav punta al partito unico, lo stop drastico della Meloni: "Noi non ci siamo" Di Maio farà sempre più fatica a tenere Berlusconi a distanza anche durante le consultazioni al Quirinale, visto che da Sergio Mattarella, scrive il Giornale, non ci andranno solo i capigruppo di Forza Italia, Anna Maria Bernini e Maria Stella Gelmini, ma anche il Cav in persona. A quel punto per il leader grillino sarà complicato rinfacciare a Berlusconi di non ricoprire incarichi ufficiali. In fondo era solo il 2014 quando Beppe Grillo portò avanti in prima persona le consultazioni con Matteo Renzi per la formazione del governo, accanto a Di Maio. L'aria che tira non è delle migliori per il candidato premier pentastellato, al punto che i più vicini a lui sussurranno che non abbia nessuna voglia di ricevere l'incarico esplorativo, almeno al primo giro di consultazioni. Prima o poi però qualcuno dovrà prendersi la responsabilità di formare un governo, a quel punto per Di Maio evitare ancora Berlusconi sarà praticamente impossibile.