M5s e centrodestra, lo studio sorprendente: governo possibile, tutti i punti in comune nei programmi
Vuoi vedere che, insulti a parte, questo governo M5s-centrodestra si può fare davvero? A sottolineare le sorprendenti "convergenze di programma" tra grillini, Lega e Forza Italia è la società Reti di Roma, che svolge attività di lobbying e comunicazione. Lo studio comparato è interessante, così come il fatto che venga pubblicato con buona evidenza anche dal Giornale, il quotidiano vicinissimo a Silvio Berlusconi e mai tenero, nelle ultime settimane, con Luigi Di Maio. Che qualcosa si stia muovendo sottotraccia, dalle parti di Arcore? Di sicuro, c'è che "solo 12 delle 50 questioni che Reti ha analizzato sono inconciliabili tra loro". Sulla sicurezza sia M5s sia la Lega (e il centrodestra tutto) sono per la revisione della legittima difesa e l'inasprimento delle pene. Sulla magistratura, tutti e tre sono per una riforma e la separazione delle carriere. Tutti sono a favore per l'introduzione del vincolo di mandato per combattere i voltagabbana in Parlamento. E anche sulle tasse, c'è convergenza sul sistema delle aliquote (no tax area), così come sulla sburocratizzazione, i trasporti e il federalismo. "Sulla maggioranza dei punti analizzati - spiega il direttore operativo di Reti Antonio Iannamorelli al Giornale - c'è un'intesa facile. Se poi nelle interviste tv vogliono litigare per forza va bene, ma noi abbiamo fatto questo studio perché dopo le elezioni dei presidenti delle due Camere si è paventata la possibilità di un'intesa a tre, cosa che non era mai venuta fuori prima". I tasti dolenti sono, ovviamente, quelli dell'immigrazione, la gestione dell'accoglienza, le trivellazioni. Ma se non si vuole governare insieme per 5 anni, potrebbe bastare.