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Bombe sulla Siria e pure tra Berlusconi e Salvini. Rissa dopo i raid: cala il gelo tra i due leader

Cristina Agostini
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L'attacco in Siria di Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia spacca i due alleati del centrodestra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi. Dopo la notizia del raid a Damasco, il leader della Lega si è subito detto contrario con un post su Twitter: "Stanno ancora cercando le armi chimiche di Saddam, stiamo ancora pagando per la folle guerra in Libia, e qualcuno col grilletto facile insiste coi missili intelligenti, aiutando peraltro i terroristi islamici quasi sconfitti. Pazzesco, fermatevi". Leggi anche: Bombardamenti in Siria, la grave conseguenza sull'Italia. Dalla Russia l'avvertimento: perché la guerra ci rovinerà Ma non è dello stesso avviso il Cavaliere. Che subito dopo aver letto la dichiarazione di Salvini, lo gela così: "In situazioni come queste è meglio non dire nulla". E ancora, spiega Berlusconi: "Trump ha voluto avere al suo fianco la Francia e il Regno Unito, questo vuol dire che dovremmo con sollecitudine avere un nostro governo. Questa crisi deve accelerare la sua formazione". E che non sia un governo di tutti, di unità nazionale: "Spero di no - sottolinea Berlusconi - credo che si debba ripartire dal centrodestra che è la coalizione che ha vinto le elezioni". 

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