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Matteo Salvini, ultimatum Lega: "Governo tra centrodestra e M5s, deve durare poco e fare cose. No a Monti bis"

Giulio Bucchi
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"No a un governo tecnico, sì a un governo a tempo, partendo da chi ha vinto le elezioni". Matteo Salvini, subito dopo il Consiglio federale della Lega, ribadisce la linea che proporrà lunedì al presidente della Repubblica Sergio Mattarella per l'ultimo giro di consultazioni: "Siamo disponibili a fare un governo tra centrodestra e Movimento 5 Stelle, che ci riporti a nuove elezioni, che duri poco e che affronti, bene, pochi temi. Tra questi, spiega, "lo stop all'immigrazione e agli sbarchi" partendo dal taglio ai fondi di 5 miliardi riservati all'accoglienza. All'orizzonte c'è anche la manovra finanziaria, e Salvini si dice disposto a votarla con chiunque, a un patto: "Non ci devono essere aumenti delle tasse, delle accise, dell'Iva". Il no, invece, è totale a ipotesi di governi tecnici di medio-lungo respiro, "roba che duri anni per fare riforme e che invece è solo un modo per molti di tenersi le poltrone". "Dove c'è Renzi non ci sono, no al Pd della Boschi e di Gentiloni", ripete come un mantra Salvini, secondo cui in due mesi è stato fatto di tutto per trovare una intesa con Luigi Di Maio: "Se volete gli porto la colazione a letto", scherza con i giornalisti. La palla dunque torna nel campo grillino, con un'ultima indicazione da parte del segretario leghista. "Sul premier un'idea ce l'ho. Se deve essere un professore, deve esprimere un'idea del rapporto con l'Europa completamente diverso da quello attuale, deve poter andare a Bruxelles e difendere gli interessi degli italiani. Insomma, no a un Monti bis".

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