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Luigi Di Maio conferma che nel M5s sono dei cialtroni: "Decide Beppe Grillo, ma al voto credo che andremo con le stesse l

Davide Locano
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Sergio Mattarella propone un "governo neutrale" e l'offerta viene rispedita al mittente da tutti, tranne il Pd. M5s, Lega e Giorgia Meloni rifiutano in toto quello che bollano come governo tecnico, anche Forza Italia si mostra tiepida sull'ipotesi. Dunque, saranno elezioni: in estate o, al massimo, in autunno. Ed in questo contesto matura la prova definitiva, ammesso che ancora una prova serva, che dimostra come il M5s ci stia semplicemente prendendo in giro. Leggi anche: Di Maio impazzisce: raffica di insulti a Salvini Perché? Perché secondo il regolamento pentastellato, i grillini possono candidarsi al massimo per due volte, due giri. E dunque, regolamento alla mano, Luigi Di Maio non potrebbe correre alle prossime elezioni. Da tempo si vociferava circa la possibilità di una deroga ai comandamenti pentastellati che - toh che caso - è arrivata a tempo record. La conferma, in buona sostanza, l'ha data Di Maio stesso: "Visto che la legislatura praticamente non è iniziata, le liste per le nuove elezioni probabilmente saranno le stesse, la decisione finale spetterà comunque al garante", ovvero a Beppe Grillo. "Rimarranno esclusi i massoni e coloro che si sono tenuti parte delle restituzioni", ha aggiunto. Certo, è vero: la legislatura "praticamente" non è partita. Resta il fatto che nel M5s, dove uno vale uno e dove le regole o presunte tali sono tutto, la regola del doppio mandato venisse rispettata. E invece no: la solita cilatronata con le Cinque Stelle.

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