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Di Maio, Salvini e Berlusconi, il retroscena dal Quirinale: cosa è successo a porte chiuse

Cristina Agostini
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A cominciare la sfilata al Quirinale ieri lunedì 7 maggio è Luigi Di Maio. Dopo aver passato due mesi "ingessato e incravattato" con uno stile da vecchio democristiano, racconta Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera, si presenta da bulletto e gli viene da ridere: "Mo' conto pur' io, come Berlusconi, dice con l'accento campano". Leggi anche: Il "clone" della Mogherini? Ma quale premier neutrale: su chi punta Mattarella / Foto Silvio Berlusconi, nel solito doppiopetto, "incrocia le braccia, socchiude gli occhi, si inclina in avanti sin quasi a cadere. Ai corazzieri scende in modo impercettibile ma inesorabile l'elmo sugli occhi, come un velo. Più tardi saranno diffuse foto impietose: Berlusconi durante il colloquio con Mattarella quasi si assopisce. E poi c'è Matteo Salvini: "Prima al Quirinale: palesemente a disagio, sudato sotto la giacca, ricorre al plurale maiestatis: Confidiamo che il presidente ci dia modo di trovare una maggioranza che contiamo di poter trovare mettendoci in gioco personalmente.... Poi in camicia sulla pagina Facebook, rivolgendosi al popolo, a voi che avete perso la pazienza".

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