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Matteo Salvini-Luigi Di Maio, pronto il patto post-elezioni

Matteo Legnani
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Luigi Di Maio dice che "sarà un ballottaggio tra noi e la Lega". Così, il candidato premier dei 5 Stelle definisce le elezioni invocate per il mese di luglio. Ma quelle parole hanno un significato doppio: ossia, quello di una sfida tra i due partiti per chi arriva prima, ma anche l'assenza di altri competitor all'altezza, ovvero il declino totale dei consensi a Pd e FI, colpiti da disaffezione e astensionismo e che i 5 Stelle intendono additare quali responsabili del fallimento delle trattative per la formazione del governo. A quel punto, coi due ex grandi partiti ridotti al ruolo di comprimari, le nozze tra Lega e Grillini si potranno finalmente celebrare. E, considerando che i 5 Stelle sono dominanti al Sud e la Lega al Nord, che non finisca per essere quello il vero, tangibile, "partito della Nazione"? Leggi anche: No al governo Mattarella e nuovo voto a lugglio? Occhi, quanti voti in più può prendere Luigi Di Maio

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