Sondaggi, Antonio Noto e la profezia tombale sulle elezioni a luglio: Pd e Forza Italia, una catastrofe
Una bomba sulle urne. Il sondaggista Antonio Noto ha raccolto l'opinione di un campione di elettori nel caso si dovesse tornare al voto a luglio. La data ipotizzabile, il 22, registrerebbe una Caporetto democratica, con l'affluenza in calo del 10% rispetto alla tornata del 4 marzo: dal 73% si scenderebbe a un drammatico 63 per cento. Leggi anche: Il dramma del Cav, seggi dimezzati e trionfo Lega Sul Quotidiano nazionale Noto mette però in guardia dal parlare di scelte di protesta. L'astensionismo sarebbe legato soprattutto a questioni di necessità pratiche, lavorative o vacanziere. Il 43% dei giovani non tornerebbe a votare (brutto colpo per il M5s, che nella fascia di età più bassa ha fatto il pieno due mesi fa), mentre tra i residenti al Nord l'astensionismo toccherebbe il 30% ("Da sempre, infatti - sottolinea il sondaggista -, i dati indicano in luglio il mese di vacanze preferito dai residenti nel nostro Settentrione, mentre il Mezzogiorno predilige nettamente il mese di agosto"). Se il 56% degli intervistati è favorevole a elezioni anticipate, infatti, il 52% è contrario a quelle estive. Prima le ferie, in sostanza, e poi la politica. Ma un dato significativo è soprattutto quello sul cambio di voto: il 38% di chi il 4 marzo ha scelto Forza Italia e il 34% di chi ha preferito Pd a nuove elezioni punterebbe su altri partiti. In queste condizioni, è praticamente impossibile non pensare a un riflesso positivo per Lega e 5 Stelle.