Forza Italia, il piano diabolico di Gianni Letta su Matteo Salvini. "Alla prima menata..."
Secondo molti retroscena, Gianni Letta è partito da un no a Matteo Salvini e Luigi Di Maio ed è arrivato, alla fine, a una posizione più sfumata, ma non meno minacciosa: quella di una cauta apertura, per lasciare Forza Italia a mani libere davanti a un governo Lega-M5s. Secondo Augusto Minzolini sul Giornale, invece, il consigliere fidatissimo di Silvio Berlusconi ha premuto fino all'ultimo per una linea dura: "Nessun appoggio esterno, nessuna astensione. Voto contro questo governo, ma Forza Italia non griderà al tradimento, non romperà la coalizione, né aprirà crisi nelle alleanze locali. La nostra posizione sarà speculare a quella che la Lega assunse sul governo Monti e sul governo Letta: noi votavamo a favore e loro contro". La sintesi, come sempre, tra falchi e colombe l'ha realizzata il Cavaliere: "Diamo l'astensione, almeno evitiamo di essere additati come irresponsabili. Non avremo nessun ministro. E alla prima menata che fanno, gli votiamo contro!".