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Luigi Di Maio e Matteo Salvini, per il premier girano due grossi nomi: "Ora un premier politico"

Gino Coala
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Il primo vertice tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini si è chiuso con "significativi passi in avanti", stando a quanto si sono preoccupati a scrivere in una nota congiunta i due leader, ma senza risolvere il punto centrale della trattativa, destinata a protrarsi ancora a lungo. All'accordo sul governo tra Lega e Movimento Cinque Stelle manca la decisione condivisa del premier, messa in frigorifero in attesa di cucinare le porzioni sui singoli ministeri. Leggi anche: Vertice Salvini-Di Maio, otto minuti di incontro: ecco la squadra dei ministri Tra i nomi sul tavolo della trattativa c'è da tempo quello di Giancarlo Giorgetti, con il braccio destro di Salvini destinato ad avere un ruolo chiave nel prossimo esecutivo. Ma le proposte, soprattutto da parte leghista, prevedono una lista ben più nutrita. In odore di ministero ci sono Giulia Bongiorno, in corsa anche come possibile premier e vicina a un incarico alla Giustizia in ballottaggio con la grillina Paola Giannetakis; gli economisti Claudio Borghi e Armando Siri potrebbero ricevere l'incarico invece per Economia e Sviluppo economico, ruoli per i quali concorrono anche Nicola Molteni e Lorenzo Fontana, oltre che il grillino Riccardo Fraccaro. Sul premier un nome torna ciclicamente nei capannelli in Transatlantico ed è quello di Enrico Giovannini, già ministro del Lavoro con il governo Letta e presidente dell'Istat.

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