Governo, Mattarella furibondo con Di Maio e Salvini: il retroscena di Minzolini, chi vuole come premier
Il sospetto sempre più forte che imperversa nella testa di Matteo Salvini è che anche Sergio Mattarella faccia il tifo perché Luigi Di Maio diventi il prossimo premier. Dietro la volontà del Capo dello stato, spiega Augusto Minzolini sul Giornale, c'è il desiderio di un interlocutore politico di peso, tenendo più lontana possibile l'ipotesi di un "premier di facciata", che non sarebbe in grado di influenzare le politiche del governo. Leggi anche: Cacciari definitivo: "Di Maio e Salvini? O fanno l'accordo o crepano" A fiutare l'aria in Transatlantico per il Quirinale c'è il suo consigliere per i rapporti istituzionali, Francesco Garofani, già deputato del Pd e oggi nello staff ristretto del Presidente. A un ex parlamentare di Forza Italia, Garofani avrebbe confidato: "Il presidente è furibondo. Questi parlano del 'contratto', che per il presidente è un documento tra privati cittadini. Quello che conta, invece, è il nome del premier. È lui che deve tenere le fila del governo". La pazienza al Quirinale sarebbe insomma agli sgoccioli, il tempo a disposizione di grillini e leghisti è ormai ridotto a una manciata di giorni. Senza una decisione condivisa, Mattarella non avrebbe troppi problemi a spedire di suo pugno Di Maio a palazzo Chigi.