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Conte, l'apertura a Sergio Mattarella: pronto a rinunciare a Paolo Savona, una coltellata a Matteo Salvini

Davide Locano
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Il governo di Giuseppe Conte non è ancora nato, ma Matteo Salvini deve già incassare la prima "coltellata". Si sa, la partita dei ministri è ancora aperta. Uno dei principali nodi riguarda l'Economia, dove la Lega vuole Paolo Savona, il libero pensatore anti-euro. Nome al quale, però, Sergio Mattarella si oppone con tutte le sue forze. Una contrarietà che il capo dello Stato avrebbe ribadito a Conte nel corso del lungo colloquio in cui gli ha conferito l'incarico di premier. Un colloquio talmente lungo da far sospettare - ma più che un sospetto è una certezza - che ci siano molti punti d'attrito tra il Quirinale e l'esecutivo che si sta plasmando. Leggi anche: Dopo Conte parla Salvini, uno strano messaggio: "Spero che non..." E secondo il Corriere della Sera, su Savona, Conte concorderebbe con Mattarella. Secondo il premier in pectore infatti esisterebbero delle alternative migliori di Savona per il ministro che sarà il garante del Bilancio (non a caso, il quasi-premier, nel suo primo discorso ha affermato che l'Italia non uscirà dal solco dell'Europa). Insomma, al Colle, da parte di Conte sarebbe arrivata una sostanziale apertura alla rinuncia di Savona. Una coltellata, per Salvini e la Lega, che per tutta la giornata di giovedì sono rimasti sulle barricate, in difesa del loro candidato, un nome contro il quale si sta muovendo l'Europa e, quindi, anche il Quirinale. E ora, pare, anche Conte.

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