Il retroscena di Minzolini

Matteo Salvini, un terremoto: "Se lo fa, salta il governo". Dichiarazione di guerra a Sergio Mattarella

Giulio Bucchi

Una frase "rubata" di Matteo Salvini, durante il faccia a faccia con Giancarlo Giorgetti e Silvio Berlusconi, spiega quanto è fragile e ancora incerto il destino del governo di Giuseppe Conte. Riferisce Augusto Minzolini, nel suo retroscena sul Giornale, che il segretario della Lega ha in qualche modo rassicurato il Cav: "Questi non hanno capito - si è sfogato riferendosi a Sergio Mattarella e a Luigi Di Maio - che sulla nomina di Paolo Savona al ministero dell'Economia salta il governo. È solo lui il nostro candidato". Leggi anche: Savona, il gesto "che ha irritato Mattarella". Lo fanno fuori dal governo? O Savona o morte, insomma, perché come Paolo Becchi ha icasticamente ricordato il potenziale ministro dell'Economia, anti-euro e anti-tedesco convinto, è "la nostra linea del Piave, se c'è lui parte la rivoluzione sovranista". E di fronte all'ipotesi di un clamoroso stop a due passi dal traguardo, anche il leader di Forza Italia si è detto pronto: "Guardate che io sono disposto a votare anche a ottobre", da ricandidabile.