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Giancarlo Giorgetti, la sfida a Sergio Mattarella: "Il piano di Lega e M5s per governare lo stesso"

Davide Locano
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Numero due della Lega, sempre alle spalle di Matteo Salvini, Giancarlo Giorgetti racconta al Corriere della Sera il suo punto di vista circa i terremoti politici degli ultimi giorni. Dopo aver smentito il fatto che il Carroccio avesse già deciso di rompere, quando gli chiedono perché non ha fatto lui il ministro dell'Economia, Giorgetti spiega: "Perché Paolo Savona interpretava il punto di contatto e la sintesi tra noi e i 5 Stelle. Due movimenti politici diversi che si cimentavano nella difficile prova di governare insieme. Chiaro che Giorgetti, vicesegretario della Lega, tra i 5 Stelle poteva suscitare l'obiezione: e perché allora non uno di noi? La verità - sottolinea - è che avevamo trovato una figura di spessore assoluto, che poteva essere il perno del governo". Leggi anche: Lega-M5s, ecco tutti i ministri del governo mai nato Dunque, Giorgetti, cambia il focus del suo discorso e spiega come Lega e M5s proveranno a governare comunque: a colpi di maggioranza parlamentare nelle commissioni. "Questa era un'idea che avevamo già valutato a inizio legislatura. Si era proposto di dare subito operatività al Parlamento. Purtroppo, la fase delle consultazioni ha fatto sì che si attendesse il governo". Governo che non governa e opposizione che legifera? "Certo, a questo punto diventerà plastica la centralità del Parlamento, i provvedimenti di Cottarelli non potranno diventare legge e al contrario potranno diventarlo quelli di un'ipotetica maggioranza formata da Lega, 5 Stelle, Fratelli d'Italia e Leu". Infine, Giorgetti conferma che Lega e 5 Stelle prenderanno tutte le presidenze delle commissioni: "Se il Pd e Forza Italia appoggiano il governo di Cottarelli, è evidente che ci sarà un contrappeso a questo nelle commissioni parlamentari".

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