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Giuseppe Conte umiliato dal M5s: nessuno gli ha chiesto di candidarsi. E su Paolo Savona...

Gino Coala
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Giuseppe Conte, premier sedotto e abbandonato, torna a parlare a poche ore dal fallimento del suo governo targato Lega-M5s con un velo di amarezza, ma soprattutto con una consapevolezza mai confessata del tutto: dopo quasi una settimana da aspirante premier, la sua carriera politica potrebbe essere già finita. Leggi anche: Paolo Savona a muso duro contro il Quirinale: "Come ha ridotto l'Italia ora" Dice di non avere rimpianti, perché lui è uno tutto d'un pezzo: "Quando opero, mi sforzo di ponderare subito tutti gli aspetti in modo da prevenire rimpianti successivi". Certo resta la macchia di non aver saputo gestire il caso Paolo Savona: "Ho avuto con lui un incontro riservato che è durato oltre un'ora e mezza. Volevo capire meglio. Sono uscito dal colloquio profondamente rassicurato: Savona era ben funzionale al nostro progetto politico, che prevedeva la promozione di una nuova politica economica, meno legata all'austerità e più orientata a rilanciare gli investimenti produttivi". Al professore di diritto privato poco importava non avere esperienza politica. Ancora oggi è convinto che avrebbe potuto governare senza subire influenze esterne: "Il rischio c'era - ammette - a Repubblica - e per questo l'ho subito affrontato: con Di Maio, che già conoscevo, ma anche con Salvini, si è instaurato un rapporto molto franco, anche dal punto di vista umano. Ci siamo confrontati sugli obiettivi politici e sul modo con cui avrei diretto e coordinato l'azione di governo. Nessuno ha mai posto in discussione il mio ruolo e questo ho anche spiegato al capo dello Stato, confermando la mia risolutezza a esercitare tutte le prerogative del presidente del Consiglio". Parla come un libro stampato il prof. Conte, inguaribile ottimista, soprattutto su se stesso. Che fosse un ambizioso glielo avevano riconosciuto tutte le persone a lui più vicine. Che rischi ora di prendere l'ennesima cantonata, è più che probabile. Ad esempio sul suo futuro in politica, dopo essersi così esposto per il Movimento Cinque Stelle, si aspetterà almeno una candidatura: "La proposta non è arrivata - ha ammesso con amarezza - Se e quando arriverà, valuterò". Brutto segnale per il prof.

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