Salvini: "Doneremo alla Libia 12 motovedette"
Migranti
Roma, 27 giu. (AdnKronos) - "E' necessario un radicale cambio di passo nelle politiche di contenimento dei flussi migratoriverso l'Europa, che vanno intercettati nei Paesi di partenza e di transito". E' quanto sottolinea il ministro dell'Interno Matteo Salvini che - durante il question time nell'Aula di Montecitorio - annuncia che "se il tempo lo permetterà, nel Consiglio dei ministri di questa sera verranno donate 12 motovedette ai libici, con conseguente formazione dell'equipaggio a cura delle autorità italiane, per continuare a salvare e proteggere vite e il mare Mediterraneo". Il titolare del Viminale riferisce che "il centro di assistenza e protezione dei migranti, in via di ultimazione in Libia, è destinato a ospitare già dal prossimo mese di luglio 160 persone per arrivare entro fine anno a una capienza di 1.000 persone, migranti in condizione di vulnerabilità; ed è dotato di centri sportivi, cliniche, centro di assistenza psicologica. Attualmente, sono presenti in Libia 19 centri ufficiali per migranti gestiti dal dipartimento per il controllo dell'immigrazione illegale. Non è invece noto il numero dei centri non ufficiali, spesso gestiti dagli stessi trafficanti di esseri umani e quindi al di fuori di ogni legge". Secondo l'Unhcr, informa Salvini, "nel 2018 sono stati condotte in questi centri più di 660 visite di monitoraggio. Sulla base di dati aggiornati a marzo, sono stati identificati in Libia 662.000 migranti, 91% uomini 9% donne e il 10% dei quali minorenni; i migranti in Libia provengono da quasi 40 Paesi prevalentemente africani, le prime nazionalità sono egiziana, algerina, ciadiana e sudanese. I rifugiati richiedenti asilo rifugiati in Libia e registrati dall'Unhcr sono 52.700 circa". Poi, lasciando Montecitorio, Salvini a chi gli chiedeva dell'incontro di lunedì sera tra il premier italiano Giuseppe Conte e il presidente francese Emmanuel Macron ha detto: "Ognuno va a cena con chi ritiene, ha fatto bene". Ha fatto bene perché i risultati sono buoni? "Sono buoni - ha tagliato corto il vicepremier - non certo per merito di Macron, nonostante Macron". "Macron fa il matto - ha continuato - perché è al minimo della sua popolarità nel suo paese". Siamo di fronte a uno che "accarezza il Papa, è la prima volta che vedo qualcuno che accarezza il Papa", ha aggiunto. Parlando del Consiglio europeo che parte domani, il titolare del Viminale si è detto fiducioso: "Conte ha le idee chiare e abbiamo finalmente una proposta italiana". "L'Italia - ha spiegato - va a sottoporre agli altri le sue proposte e non a commentare quelle degli altri, una cosa mai vista negli ultimi anni".