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"A cosa devi stare attento...". Retroscena, Draghi avverte Conte: ecco l'euro-fregatura

Giulio Bucchi
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Una trattativa infinita, estenuante, da cui Giuseppe Conte è uscito con qualche pacca sulle spalle e un pugno di mosche in mano. E dire che il premier italiano si era presentato al vertice di Bruxelles con un atteggiamento volitivo, sfoderando anche dei colpi a sorpresa come il veto sulle riforme finanziarie dell'Unione europea senza avere prima garanzie sul dossier immigrazione. Un atteggiamento che ha secondo il Corriere della Sera ha "fatto saltare i nervi a Donald Tusk (presidente del Consiglio Ue, ndr) che all'una di notte (di giovedì, ndr) ha messo nero su bianco che l'Italia era rea di sconvolgere l'ordine dei lavori". Poco male, tanto che lo stesso Conte con un pizzico di orgoglio ha ammesso alla Bbc di aver "bullizzato i colleghi". Leggi anche: Il veto di Conte che ha sconvolto Bruxelles e l'Unione europea Tanto puntiglio gli sarebbe stato suggerito da Mario Draghi, capo della Bce, che gli avrebbe consigliato "un livello di attenzione molto alto su qualsiasi modifica del quadro normativo comunitario che possa avere influenze sul nostro debito pubblico". Peccato che poi, parlando di immigrazione, la montagna abbia partorito un topolino, al di là dei sorrisini e delle battute ironiche su Emmanuel Macron.

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