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Lega, la Repubblica: "Matteo Salvini incassò una parte dei soldi pubblici occultati dalla Lega"

Matteo Legnani
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Attacco giudiziario? Si, ma non solo. Perchè, a solo un mese dallo start del nuovo governo Lega-M5S nel quale Matteo Salvini s'è ritagliato un ruolo da assoluto protagonista spingendo il Carroccio oltre il 30% nei sondaggi, ecco che parte la bomba di fango mediatica. La prima la sgancia, la Repubblica. E va a colpire la vicenda dei fondi pubblici occultati dalla Lega. Quella per cui sono stati condannati Umberto Bossi e l'ex tesoriere Belsito. E dalla quale Matteo Salvini ha sempre preso le distanze. Dalle motivazioni della sentenza di condanna, salta fuori l'ordine dei magistrati di dare la caccia ai 49 milioni di euro spariti nel nulla, "ovunque essi si trovino". E oggi, con tempismo che ha del miracoloso, Repubblica se ne esce con un articolo nel quale sostiene di essere "venuta in possesso di un documento con delle carte che contraddicono la tesi del ministro". Ovvero, quella di non sapere nulla di quei soldi. Sarebbe, quel documento, scrive ancora il quotidiano di Calabresi, "un dossier depositato in procura sul quale sta lavorando la Guardia di finanza. Proviene dalle memorie difensive di Bossi e Francesco Belsito, nelle quali si dice che "Maroni e Salvini presero in carico nel loro ruolo di segretari almeno una parte dei soldi ai quali danno la caccia, anche all' estero, i finanzieri del nucleo di polizia tributaria di Genova. Sono i 'mastrini' ovvero i prospetti delle operazioni di dare e avere del conto ufficiale del Carroccio. In particolare contengono le annotazioni dei rimborsi ottenuti dalla Lega che chiariscono come Maroni e Salvini incassarono quote dei rimborsi dell' epoca di Bossi. Nel dettaglio, prosegue Repubblica, "il 31 luglio e il 27 ottobre del 2014, il segretario Salvini incamera i rimborsi per le elezioni regionali del 2010 per oltre 800 mila euro. Il documento indica Salvini, non ancora segretario (lo diventerà il 7 dicembre di quell'anno), come referente di rimborsi incassati anche nel luglio del 2013 per le elezioni della Camera. Complessivamente sono 851.601,64 euro. Certo non sono i 12 milioni e 946 mila euro finiti nelle casse della Lega (sempre per rimborsi rientranti nel periodo della truffa compiuta da Bossi e Belsito) quando il segretario era Roberto Maroni, ma secondo la procura sono comunque sufficienti per sostenere che l'attuale segretario della Lega incassò e amministrò una fetta di denaro che la Finanza sta cercando di ritrovare". Leggi anche: Lega, la decisione dei giudici senza precedenti: leghisti massacrati, come vogliono rovinarli

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