Di Maio, Di Battista e Fico, il "legittimo sospetto". "Vuoi vedere che...?", cosa non torna nei 5 Stelle
Un legittimo sospetto sui tre tenori del Movimento 5 Stelle. Non passa giorno, a volte ora che Luigi Di Maio, Roberto Fico e Alessandro Di Battista non si facciano il controcanto a vicenda, a volte inscenando una polemica interna e alimentando il dubbio che i grillini siano sull'orlo di una implosione. A volte però ci si scorda chi c'è dietro il M5s, a livello politico e mediatico, cioè la Casaleggio Associati. Una poderosa macchina comunicativa e strategica, in grado di condizionare gli elettori con poche, calcolatissime mosse. Come ricorda giustamente il Giornale, il "filodestrorso" e governativo Di Maio, il super-progressista Fico e il radical "pancista" Dibba si spartiscono, fondamentalmente, una grandissima torta elettorale, che va dallo zoccolo duro che deve avere sempre un punto di riferimento al voto volatile di destra e di sinistra. Tre ruoli differenti per capitalizzare il consenso, anche a costo di rispecchiare politicamente le posizioni spesso inconciliabili o incoerenti dei loro elettori. Una strategia sfrontata ma talmente efficace che anche su un tema come quello dell'immigrazione e degli sbarchi, su cui il Movimento è letteralmente spaccato in due, è riuscita ad accontentare tutti i simpatizzanti grillini, facendo loro ingoiare decisioni che fino al 4 marzo sarebbero state giudicate inaccettabili, addirittura impensabili.