Indiscreto a palazzo

Matteo Salvini da Sergio Mattarella, la tentazione di far saltare il governo per l'assedio giudiziario

Davide Locano

Tra poche ore, alle 12 di lunedì, l'incontro al Quirinale tra Matteo Salvini e Sergio Mattarella. Incontro chiesto a gran voce dal leader della Lega dopo la sentenza della Cassazione che dispone il sequestro di beni per 49 milioni al partito. Mattarella ha escluso che nel faccia a faccia si parli di magistratura e sentenze, ma non è difficile ipotizzare che le cose andranno diversamente. Non a caso, Salvini ha posto alcune domande sui social, proprio alla vigilia dell'ascesa al Colle: è davvero possibile immaginare che, in forza della sentenza della Cassazione, possano essere bloccate le entrate provenienti dal 2 per mille ai partiti, entrate provenienti da versamenti volontari degli elettori? La magistratura è conscia dei sacrifici che sono stati fatti in questi anni licenziando personale, chiudendo La Padania, ridimensionando la radio del partito? Leggi anche: "Come il Cav": Di Pietro, profezia oscena su Salvini Insomma, l'insofferenza di Salvini è ai massimi termini. Tanto che, riferisce Il Giornale, nella testa del leader della Lega sempre più in alto nei sondaggi ci sarebbe una tentazione: far saltare il banco, ovvero il governo col M5s, ripresentarsi al voto e incassare un vero e proprio plebiscito, con chiudere i conti con il passato. Una scelta estrema, che potrebbe essere percorsa se non si registrassero segnali che possono far pensare a un'inversione di rotta. Il ministro dell'Interno si sente nel mirino, lo ha detto chiaro e tondo: teme infatti che si possa riproporre il metodo con cui, per anni, è stata condotta una guerra contro Silvio Berlusconi. Salvini, a farsi rosolare a fuoco lento, non si pensa neppure. Ed è per questo che, ad ora, niente si può escludere.