Il retroscena

Matteo Salvini, il brutto sospetto: gli "apparati militari" dietro allo scontro con la Trenta

Cristina Agostini

"Non ho capito se dietro la sua presa di posizione ci sono le strategie dei militari, di qualche ammiraglio della Marina e magari anche della Guardia Costiera, che è di competenza delle Infrastrutture... Io comunque vado avanti e non mi faccio condizionare dalle strutture". A parlare, come rivela Francesco Verderami sul Corriere della Sera, è Matteo Salvini. Il ministro dell'Interno ha regolato i conti con il ministro della Difesa Ellisabetta Trenta contraria alla linea dura sugli immigrati. Leggi anche: Salvini, il piano anti-immigrati (che Di Maio vuole cancellare) Una frase, quella di Salvini, che mostra tutta la sua ripugnanza verso gli apparati e il timore che proprio le "strutture" possano ostacolarlo nel portare a termine la sua politica sull'immigrazione. Già nelle scorse settimane, scrive Verderami, si erano manifestati degli attriti con i servizi segreti. Comunque Salvini non si preoccupa troppo dello scontro con la Trenta: "Parlo ogni giorno con Di Maio, ci mettiamo d' accordo su tutto. Tanto basta".