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Salvini: "Non siamo più il campo profughi del mondo"

AdnKronos
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Roma, 15 lug. (AdnKronos) - "L'Italia ha finito di essere il campo profughi del mondo. Finalmente esiste un governo che fa l'interesse dei cittadini italiani. Dopo 650.000 sbarchi di cui pagheremo le conseguenze per parecchio tempo, adesso tutti in Europa si sono resi conto che non possiamo accogliere solo noi. E' l'inizio di un percorso. E' chiaro che l'obiettivo finale del governo non è la suddivisione a livello europeo, ma il blocco delle partenze. Meno gente parte, meno gente muore". Così il ministro dell'Interno Matteo Salviniintervistato da Rainews24 a Mosca. Salvini ha risposto al premier ceco, Andrej Babis, che ha definito "una strada per l'inferno" la richiesta dell'Italia ai Paesi dell'Ue di accogliere parte dei 450 migranti soccorsi al largo di Lampedusa. "Allora ci diano una mano ad aiutare le autorità libiche e a soccorrerli tutti, a salvarli, curarli e a riaccompagnarli in Libia" ha detto il titolare del Viminale. "L'unica soluzione - ha continuato - per mettere fine al traffico di esseri umani, per combattere realmente la mafia degli scafisti è far capire a tutti che in Italia e in Europa ci arrivi se hai il permesso". "Aiutare la Libia a controllare i suoi confini, i suoi porti e le sue acque è l'unica soluzione" ha rimarcato Salvini, evidenziando che il premier Conte "sta lavorando egregiamente" in contatto con le altre cancellerie "che hanno fatto meno di noi" e ricordando ancora una volta che "a differenza di Renzi, Monti, Letta e Gentiloni, non siamo più disposti ad accogliere tutti". Salvini ci ha tenuto quindi a sottolineare: "Le due navi delle Ong che stanno tornando in acque libiche risparmino tempo, fatica e denaro, se intendono continuare ad aiutare gli scafisti, sappiano che i porti italiani per loro non sono disponibili". Quanto alla vicenda delle due navi che sono nelle acque italiane, "ci sono 16 mamme con 11 bimbi che probabilmente nelle prossime ore scenderanno. Noi vogliamo il bene di questi ragazzi, ma vorremmo evitare che partissero" ha detto il ministro dell'Interno.

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