Il futuro del governo

Roberto Maroni: "L'alleanza Lega-M5S finirà con le elezioni Europee 2019"

Matteo Legnani

Ha fatto anche lui il ministro dell'Interno. Il primo della Lega ad occupare quello scranno. Ha fatto anche lui il segretario della Lega. Oggi, però, Roberto Maroni si è preso una pausa dalla politica. Ma segue con molta attenzione le mosse di Matteo Salvini, suo successore al timone leghista. "Non si è montato la testa - dice in una intervista a Repubblica - lui è sempre stato così, tutt'altro che prudente e capace di trascinare gli altri". Richiama Salvini a una maggiore attenzione ai temi dell'Economia: "Sta facendo molto bene sull'immigrazione, certo con una strategia molto d'impatto, ma per cambiare la situazione servivano dei gesti forti. Deve però tenere in maggior conto i temi economici e gli interessi degli imprenditori, per i quali il decreto Dignità non è stato certo un bel segnale". Ritiene anche lui che "la legge di stabilità sarà il banco di prova del governo", ma non ritiene, comunque, che l'alleanza tra Lega e M5S sia organica, ovvero "politica" e destinata ad andare oltre la collaborazione di governo: "Dopo le Europee 2019 nascerà davvero la Terza Repubblica - spiega l'ex governatore della Lombardia - Con la Lega che farà la destra e il M5S la sinistra. Mentre Forza Italia e Pd, di questo passo, rischiano di sparire". Leggi anche: Roberto Maroni, su Salvini gli scappa una frasetta: "Il fattore c... è importante nella vita ma non basta"